«Siamo noi che pratichiamo la dialettica ogni giorno. Siamo noi gli unici in grado di insegnarne la pratica come soluzione dei conflitti». Occorre fare un esercizio di autostima». E cioè, di «rivendicare il riconoscimento del nostro ruolo in Costituzione». Senza ma e senza la nostra Professione quale vocazione. Anzi, a una missione che l’avvocatura ha da svolgere per evitare che «la conflittualità nel dibattito pubblico» e il «condizionamento della giurisdizione» continuino a condurre l’Italia per una «china pericolosissima», che prima poi «esploderà in un conflitto sociale violento».

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