In virtù dello stato dell’arte, è stato condotto un lavoro di tesi triennale per il corso di laurea Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica presso l’Università degli Studi La Sapienza di Roma. L’indagine ha coinvolto 16 pazienti affetti da schizofrenia cronica secondo il DSM-IV TR (10 maschi e 6 femmine). Sono state utilizzate 4 scale di valutazione specifiche per i disturbi cognitivi (SCoRS), per la disorganizzazione del pensiero (SCADIS), per la sintomatologia psicopatologica generale (PANSS), e  per il funzionamento globale (VGF). Scopo dello studio è di confermare la correlazione tra disturbi cognitivi e disorganizzazione del pensiero, attraverso l’analisi statistica di Pearson; di individuare da una parte i cluster che presentano fattori comuni alle disfunzioni cognitive e dall’altra i disturbi formali del pensiero; di esaminare l’influenza delladisorganizzazione del pensiero sul funzionamento globale attraverso l’Analisi delle Componenti Principali (PCA) e l’Analisi Fattoriale (FA).

È stata confermata la correlazione positiva tra deficit cognitivi e disorganizzazione del pensiero (TD). Sono state in seguito individuate le alterazioni riguardanti la memoria di lavoro (ML) come predittori dei disturbi formali del pensiero mediante l’analisi fattoriale.

Il termine “Memoria di Lavoro” si riferisce ad un’area del cervello atta ad immagazzinare temporaneamente e manipolare delle informazioni necessarie per compiti cognitivi complessi come comprensione del linguaggio, apprendimento e il ragionamento (Baddeley, 1986). Deficit di queste capacità cognitive sembrano essere collegati con alcuni sintomi schizofrenici: ne consegue una possibile correlazione con i disturbi del pensiero (Goldman-Rakic, 1994).

Messaggio pubblicitario Attraverso l’Analisi Fattoriale (FA) è stato valutato il legame tra deficit ML e disorganizzazione del pensiero, confermando l’esistenza di variabili latenti comuni tra le capacità cognitive, in particolare il dominio della memoria di lavoro, e il disturbo formale del pensiero. Il fattore in comune è “Disorganizzazione del Pensiero 1” (TD1) include gli items relativi all’organizzazione e all’espressione del pensiero, alla povertà di parola, all’inadeguatezza dei discorsi, alle difficoltà di spiegare un argomento a causa di una distrazione (distractive speech), di rispondere alle domande, le quali sono fuori tema o del tutto irrilevanti (Tangenzialità), o presentano una perdita dei nessi associativi nella conversazione con passaggio improvviso di un tema di pensiero ad un altro (Deragliamento), la cosiddetta “insalata di parole”, una grave mancanza di coesione del discorso a livello di sintassi di base e / o semantica all’interno delle frasi, segnato da errori di logica inferenziale (Illogicità), la creazione di nuove parole (Neologismo), l’uso di parole non convenzionale e idiosincratico (Parole approssimative). In altri termini, i deficit di memoria di lavoro sembrano influenzare la modalità di organizzazione del pensiero e la scorrevolezza nel tempo.

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