La ricerca della perfezione è controproducente

Come hanno evidenziato David Bayles e Ted Orland nel loro “Art and Fear”, inseguire la perfezione non ci aiuta a fare meglio; al contrario, blocca la nostra creatività e inibisce il nostro coraggio insinuando la paura di fallire, di non essere in grado di raggiungere la perfezione a cui si aspira. Al contrario, chi fa tanto e soprattutto chi sbaglia tanto, solo costoro raggiungono risultati eccellenti. Questo vale anche nella vita genitoriale: è giusto ispirarsi a determinati valori, ma senza timori e condizionamenti. Il “genitore perfetto” non esiste: migliaia di studi scientifici hanno individuato fattori di rischio e fattori protettivi per i bambini, ma nessuno è riuscito a individuare la formula magica del genitore perfetto!

Felicità non significa assenza di problemi
Secondo Zygmunt Bauman la felicità non è l’assenza di problemi – che è impossibile, o quantomeno altamente improbabile – ma la capacità di superarli, fronteggiando le sfide personali con successo. Questa ipotesi è stata confermata da numerosi studi scientifici successivi: l’uomo è un animale votato al “controllo” dell’ambiente. Imparare a superare gli ostacoli produce un profondo senso di autorealizzazione e contribuisce alla costruzione dell’autostima e del senso di autoefficacia.

Non giudicare i genitori 
Uno dei fattori che pesa di più sui giovani genitori è la critica di chi li circonda: nonni, insegnanti (in questo caso vale anche il viceversa, ovvero le critiche dei genitori rivolte agli insegnanti), altri familiari e vicini. I genitori – da sempre – sono sopraffatti dalle critiche! Il timore di ricevere delle critiche, accanto all’impatto psicologico che queste producono su chi le riceve, è controproducente: innesca un circolo di paura, stress e reazioni perlopiù sbagliate volte esclusivamente ad evitare le critiche.
Invece di giudicare i genitori e i loro comportamenti, scegliamo la via dei punti di forza: supportiamoli ed elogiamo ciò che sanno fare bene. È proprio lavorando su questi punti di forza che potremo renderli più forti, più sicuri di sé e più efficaci.

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