L’efficienza di uno Stato e la sua solidità, si basa su alcuni parametri presi a modello, uno tra questi, forse il più importante, è legato alla Giustizia.

Questa disciplina prende il nome di “Rischio Giuridico Calcolato nell’Economia del Diritto”

Sembra un paradosso ma, semplificare e conoscere le regole aumenta il grado di produzione,competitività e resa.

Le Regole spesso si sovrappongono e sono studiate dopo che il fatto si è verificato, l’interpretazione non tiene conto dell’intenzione dell’agente ma solo del Legislatore.

Questa impostazione, appropriata fino al secolo scorso, oggi non è più sostenibile.

Infatti si guarda sempre con maggior interesse alla cosiddetta “Giustizia Delegata” quali Arbitrati, Mediazioni e da ultimo agli Organismi di Composizione della Crisi di cui al Decreto del Ministero della Giustizia n.202 del 2014.

Tale Figura prende spunto dalla Legge 3/2012 sul Sovra indebitamento del Privato.

La Funzione dell’ “O.C.C.” e’ quella di valutare i presupposti che hanno portato il soggetto richiedente ad una situazione di crisi irreversibile , e la fattibilità dell’eventuale Piano del Consumatore.

Le competenze necessarie per la Funzione di O.C.C sono quelle utili per l’iscrizione come Curatori Fallimentari tenuta dal Tribunale.

Sempre più spesso soggetti Tecnici con competenze specifiche e particolari , sono di ausilio ai Magistrati Togati ; questi ultimi svolgono funzioni di garanzia sulla procedura rendendo efficace l’esecuzione legata al caso concreto.

Il Ruolo degli Avvocati è senza dubbio centrale al nuovo corso della Giustizia, un chiaro esempio è legato alla negoziazione assistita che di fatto è gestita ed attuata dai Legali delle Parti.

Nuove opportunità di crescita ed occasioni all’orizzonte soprattutto per le nuove generazioni che hanno sentito più di altri il peso della crisi.

Sarebbe utile occuparsi di procedure semplificate e condivise, gestite in maniera autonoma che prevedano un efficace risposta ed una risoluzione in tempi brevi di ogni controversia.

Il nostro ordinamento, è alla continua ricerca di autorevolezza formale, i nuovi istituti possono dare una risposta alla crisi infinita del nostro sistema Giustizia.

Il ruolo del professionista è quello di comprendere le reali esigenze del cliente, adattare la norma al fatto e gestirla con la procedura più efficiente .

Guardare oltre la norma è prevenire il conflitto, questa la sfida della Giustizia 2.0, delegare, da parte del Giudice, la fase accertativa e le condizioni di realizzo a Tecnici formati e qualificati, dotati di Dignità giuridica ed Autorevolezza Formale.

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