Eurocredito, la moneta complementare, come funziona?

Il tutto si basa sull’eurocredito, ovvero una sorta di moneta virtuale complementare avente lo stesso valore della moneta unica europea. È importante rimarcare il concetto di moneta complementare, ovvero quello strumento di scambio che non ha valore legale ma che viene accettato da chi ne aderisce alla stregua di una tessera associativa.

Grazie all’eurocredito si ha la possibilità di incrementare i volumi economici in quanto non è più richiesta liquidità ma si acquista pagando con ciò che si produce. Questo inevitabilmente favorisce lo cambio di merci e la circolazione di beni e servizi che vengono prodotti.

Sono circa 2000 le aziende che hanno già aderito al circuito creato da Visiotrade, con un volume di scambi che ha superato i 22 milioni di euro e che si stima possa arrivare a 50 milioni al termine del 2013.

I vantaggi dati da questa economia “virtuale”

È evidente che i vantaggi in questo tipo di economia siano diversi. In primo luogo non si ha la necessità di ottenere il credito dalle banche, cosa che al giorno d’oggi è praticamente impossibile e la cui mancanza spesso e volentieri rappresenta la causa di chiusure e fallimenti.

Non si ha liquidità in circolazione con la conseguenza di non essere esposti a furti e scippi.

Permette di trasformare ciò che è stato prodotto ed è rimasto invenduto in nuove possibilità di guadagno muovendo così i beni stagnanti dando impulso all’economia. L’eurocredito rappresenta la sintesi di come idee semplici, di fatto basate su un concetto primitivo di scambio economico, inserite nel mondo tecnologico e multimediale come quello moderno, possano dar vita o meglio ridar vita ad un sistema economico ormai bloccato e troppo legato al Dio denaro.

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