Anche se a piccoli passi, arriva anche in Italia la formula del condhotel. Che cosa significa? Il proprietario di un albergo vende una stanza dotata di cucina, quindi autonoma e indipendente, e chi la compra può usarla in via esclusiva per trascorrervi le vacanze estive o le ferie natalizie e nei periodi “morti” può metterla in affitto, affidandone l’incarico al gestore dell’albergo, con cui poi dividerà gli incassi. Sviluppati soprattutto negli Stati Uniti (solo in Florida se ne contano 50mila), i condhotel arrivano anche nel nostro paese, ma almeno per il momento solo sulla carta. Nella legge 11 novembre 2014, n. 164, di conversione del decreto – legge 12 settembre 2014, n. 133, il cosiddetto “Sblocca Italia”, all’articolo 31 intitolato “Misure per la riqualificazione degli esercizi alberghieri” si parla proprio dei condhotel. La norma li definisce esercizi alberghieri aperti al pubblico, a gestione unitaria, composti da una o più unità immobiliari ubicate nello stesso Comune o da parti di esse, che forniscono alloggio, servizi accessori ed eventualmente vitto, in camere destinate alla ricettività e, in forma integrata e complementare, in unità abitative a destinazione residenziale, dotate di servizio autonomo di cucina, la cui superficie non può superare il 40% della superficie complessiva dei compendi immobiliari interessati. Tuttavia la norma non è immediatamente operativa, ma rimanda ad un decreto attuativo per stabilire le condizioni di esercizio, i criteri e le modalità per la rimozione del vincolo di destinazione alberghiera in caso di interventi edilizi sugli esercizi alberghieri cui al medesimo comma esistenti e limitatamente alla realizzazione della quota delle unità abitative a destinazione residenziale.
Articoli simili
Evoluzione Legale
Le specializzazioni Forensi non sono più articolate in maniera verticale come tradizionalmente avviene, ma nelle quali la classica divisione tra civilisti, penalisti, amministrativisti, giuslavoristi e così via lascia spazio a un’articolazione orizzontale e…
Alexitimia
L’analfabetismo emotivo o alessitimia (anche alexitimia, dal greco a- «mancanza», lexis «parola» e thymos «emozione» dunque: «mancanza di parole per [esprimere] emozioni») è un costrutto psicologico che descrive una condizione di ridotta consapevolezza…
Il Titolo serve ancora?
Lo hanno definito “il guru economico” di Salvini, lo considerano “l’ideologo della flat tax”, qualcuno lo chiama – con tutti gli onori – dottor Armando Siri. Eppure lui dottore non è, nel senso…
Professioni ausiliari del Giudice
Soggetto che svolge attività complementari a quelle del giudice nell’esercizio della funzione giurisdizionale. Talvolta si tratta di un professionista che, avendo ricevuto un formale atto di incarico, esegue operazioni necessarie al processo quando…
Il valore della Legge
In uno Stato di Diritto, tutto si misura con il valore delle Norme poste a disciplina del futuro degli uomini Il tempo però non regge il peso delle evoluzioni sociali. Occorre un nuovo…