Accettare o meno i fondi del Mes significa comprendere che non abbiamo alternativa.

Il problema è quello di evitare il default, che in termini pratici è rappresentato dal 155% del rapporto debito/pil- livello per intenderci in cui in Grecia è arrivata la TRoika.

Gli investitori scommetteranno o meno sull’Italia?

Gli Eurobon invece, chi li emette?, chi li garantisce, chi li paga?

Gli Olandesi e Tedeschi, saranno odioso ma non sono stupidi,- la corresponsione a fondo perso con una equa distribuzione tra gli Stati non passerà mai.

Altro capitolo, è che in Italia si promettendo soldi mentre all’estero si consegnano- troppa enfasi nella comunicazione politica – stesso discorso vale per i super manager che in pratica non hanno pieni poteri.

Non si comprende invece che la vera ricchezza è la necessaria premessa di una Società sostenibile, in pratica la riapertura è un rischio che si deve correre.

L’emergenza Sanitaria deve permettere al talento Italiano di emergere e modificare vecchie abitudini, siamo entrati nel lavoro agile, modificato la comunicazione e le relazioni e finalmente posto l’Europa ad un bivio;sono solo belle parole oppure esiste una sentita coesione?

Occorre un nemico comune per ripartire, rivedere il sistema creditizio, magari con le Banche di Prossimità in favore del territorio.

Esistono varie rivoluzioni; quelle Politiche, estetiche-culturali, Sociali, Economiche. In realtà sono stati di consapevezza che prendono coscienza.

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