Essere negativi senza essere “guariti”. Sono tante le persone, per la maggior parte perfettamente sane prima della malattia e anche giovani, che dopo aver superato il Covid-19 continuano a presentare sintomi debilitanti. Stanchezza cronica, affanno, mialgie, difficoltà a concentrarsi, problemi di memoria, sintomi gastrointestinali, alterazione dell’olfatto e del gusto, rash cutanei, perdita di capelli: la lista dei disturbi è lunga, proprio come quella dei pazienti che li lamentano.

In Italia qualcuno inizia a parlare di “sindrome post-Covid ”, mentre nel mondo anglosassone si sta diffondendo la definizione “long-haulers ” (“malati a lungo termine”,ndr ). Le ricerche scientifiche inerenti questi pazienti sono ancora poche e condotte su ristretti campioni di soggetti. Tra i pochi studi finora dedicati al tema spicca una research letter italiana, da poco pubblicata sulla rivista medica Jama da un gruppo di geriatri della Fondazione Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” Irccs e dell’Università Cattolica, campus di Roma.

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