la prevenzione in ambito Giuridico, riferito sia ai comportamenti sociali in ambito Penale che Civile, si pone quale fondamento rispetto la capacità di scoprire in termini probabilistici quali sono i fattori che possono favorire l’insorgenza di un determinato comportamento in un soggetto.

L’obiettivo della Giustizia Predittiva, quindi è trovare la fragilità o l’aspetto che predispone una persona a sviluppare o meno certi comportamenti.

Questo tipo di approccio ha una solida base nelle Neuroscience,differenziando i fattori di rischio ambientali dai fattori di rischio individuali, possibili grazie ad acclarate evidenze scientifiche,l’utilizzo dei Big Data e della Profilazione, proporre piani per la prevenzione e supporre criteri per i Giudizi da parte della Magistratura.

La Giustizia basata sull’osservazione accurata del soggetto, è un criterio guida che risale ai tempi dell’impero Romano in età Giustinianea.

Oggi sempre più l’intelligenza artificiale, l’ausilio dei Big Data, le conoscenze Neuroscientifice, possono costruire dei modelli Predittivi e Diagnostici.

Una macchina è in grado di elaborare milioni di variabili sociali in poco tempo,in questo modo è possibile addestrare un algoritmo a riconoscere le differenze, le similarità e le possibili scelte del soggetto che commette il fatto Reato, propio come farebbe un Giudice.

La Giustizia Predittiva, con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, si spinge oltre poiché è in grado di riconoscere dei pattern all’interno dei Big Data,

L’I.A., usando i dati che ha a disposizione è quindi in grado di creare nuova conoscenza

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